Attualità mercoledì 30 dicembre 2020 ore 15:42
L'anno della città che non si arrende
Il sindaco Agnelli traccia il bilancio del 2020 tra emergenza sanitaria, solidarietà e voglia di ripartire. Il ricordo dell'incontro con Zanardi
CASTIGLION FIORENTINO — Dodici mesi “aperti”. Tutti da programmare, così come
l’anno che segue quello “sospeso” del Covid e segnerà la ripartenza. Il vaccino
è la chiave ma non basta ad aprire la serratura della porta – blindata dalla
pandemia – oltre la quale tornare a respirare.
A Castiglion Fiorentino quella
porta non è mai stata del tutto sigillata, non solo dalle regole necessarie a
contenere il contagio, perché i castiglionesi hanno raddoppiato le dosi di ottimismo,
assai importanti quasi come il vaccino anti-Covid. Qui, insomma, non si è mai “visto
nero”, nemmeno nelle settimane terribili di novembre quando il virus ha colpito
duro e fatto schizzare a quota 200 la soglia dei malati, con numerosi ricoveri
in ospedale.
Poi la svolta, l’impennata di guariti e il quadro che oggi vede 15
persone in isolamento domiciliare, tre in ospedale e quasi 400 guariti. Ottimismo
come antidoto alla paura: ne ha dosi massicce che dispensa ormai da un anno il
sindaco Mario Agnelli.
Nella conferenza di fine anno traccia il bilancio di un
2020 da “seppellire” in fondo alla cassapanca dei ricordi e dimenticarlo al più
presto, conservando solo la “lezione” sul valore della vita, della salute e
dell’aiuto reciproco che questa pandemia
consegna a tutti. E pensare che il 2020 era iniziato sotto i migliori auspici:
Castiglion Fiorentino era stato scelto come set del film con Claudia Gerini,
prodotto dalla manager cinematografica aretina Michela Scolari, che per qualche
settimana aveva trasformato il Municipio nell’ufficio di un commissario di
polizia.
“La stanza del geometra Cerini era diventata la stanza della Gerini”,
rievoca Agnelli sorridendo. La pandemia ha travolto tutto e ribaltato la
programmazione che l’agenda di governo aveva già calendarizzato per il 2020. “Basti
pensare che siamo stati costretti a eseguire ben 17 variazioni di bilancio e
rinegoziare anche se in modo parziale i mutui accesi”, scandisce il sindaco che
snocciola un lungo elenco di eventi e manifestazioni molto sentite nella città
del Cassero annullate, cancellate, rinviate.
Dal Palio dei Rioni alle
tradizionali Processioni Pasquali con le Confraternite. C’è stato anche del
buono in questo anno maledetto ed è arrivato – come sempre – dalla comunità che
in ogni sua rappresentanza, istituzionale, associazionistica, con in testa il
mondo del volontariato, e ricreativa – un ruolo altrettanto importante lo hanno
svolto i Rioni e i Circoli -, ha saputo reagire e aiutare chi è in difficoltà.
Agnelli cita l’iniziativa sicuramente più rappresentativa e rispetto alla quale attribuisce il merito non all’amministrazione comunale che pure la promuove da sei anni, ma “alla straordinaria generosità dei castiglionesi. E’ il risultato del valore di una comunità”. E' sua l'idea della cena di beneficenza per la Caritas e risale al 2014, primo mandato. In sei anni sono stati raccolti quasi cinquantamila euro “e quest’anno seppure senza cena, abbiamo lanciato l’operazione dei box natalizi e ne sono stati venduti 1329 che hanno portato la raccolta a oltre 10mila euro, un vero record anche rispetto alle tradizionali cene degli anni scorsi”, sottolinea con orgoglio.
Un anno denso di emozione e commozione, come per il
concerto del primo maggio quando il chitarrista Giacomo Ghezzi si è esibito
dalla Torre del Cassero “vestita” con il Tricolore raggiungendo le case dei
castiglionesi “chiusi” dentro al lockdown e la “bellissima mattina di festa”
del 19 giugno con l’arrivo di Alex Zanardi e della sua Staffetta Tricolore,
prima della tragedia sulle strade di Pienza.
“Siamo riusciti a realizzare, seppure adattandolo alle misure anti
Covid, il Castiglioni Film Festival, del
Premio Fair Play Menarini e il Premio San Michele d’Oro consegnato al
Comandante Gennaro Arma”, sottolinea Agnelli. La premiazione e l’incontro con l’uomo
che al timone della nave da crociera Dimond Princess con 700 passeggeri si
trovò a fronteggiare il contagio a bordo, diventando così la prima nave-quarantena
della pandemia, è rimasto nel cuore dei castiglionesi.
E pure in quello di
Agnelli perché da primo cittadino di una comunità, in questo anno sospeso,
forse si è sentito come il comandante della nave in piena tempesta.
Lucia Bigozzi
© Riproduzione riservata
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI
|