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Attualità giovedì 23 luglio 2015 ore 16:26

Luglio nero, ancora disagi per i pendolari

La stazione di Santa Maria Novella ha fatto registrare ancora ritardi causati da guasti e interventi urgenti di manutenzione all'infrastruttura



VALDICHIANA — I pendolari sono stremati da questa situazione, un Luglio da dimenticare per le Ferrovie italiane. Mentre è ancora in corso la polemica per il distacco della porta del treno Jazz, il comitato pendolari Roma-Firenze sollecita l'intervento delle Regioni Umbria e Toscana per i pesanti disagi e disservizi sulla linea Roma-Firenze.

Il comitato ci segnala i minuti, se non addirittura le ore, di ritardo che nel pomeriggio del 22 Luglio hanno fatto registrare i convogli alla stazione di Orvieto:

  • - IC 592: 188 min
  • - IC 596: 86 min
  • - R 2316: 97 min
  • - IC 598:110 min
  • - EN234: 102 min

Il motivo ufficiale dei ritardi annunciato in stazione a Roma questa volta riguarda i problemi sulla linea direttissima Roma-Firenze, a causa del maltempo, mentre sul treno 2316 invece si parlava di scambi surriscaldati a causa delle alte temperature.

I pendolari ci riferiscono che in stazione a Roma Termini c’era il caos, disagio, disorientamento, viaggiatori pigiati e accampati negli spazi non occupati da cantieri e lavori; scale mobili ferme da mesi; bagni guasti e maleodoranti; carente e tardiva informazione ai viaggiatori.

“Anche sui convogli della mattina continuano a registrarsi disservizi: il treno EN 235 segnava pesanti ritardi mentre l'IC 581 continuava a fermarsi ai binari est, con un aumento del tempo di percorrenza effettivo di oltre 10 minuti e con difficoltà aggiuntive per i passeggeri con problemi di mobilità. – continuano i pendolari - Le condizioni di viaggio a bordo di tutti i treni della linea, in generale, sono pessime. È di questi giorni la nota del Coordinamento dei pendolari umbri all'Autorità di regolazione dei trasporti sui costanti guasti ai condizionatori”

Per tutto questo che devono subire ogni giorni, i pendolari chiedono spiegazioni sui motivi dei malfunzionamenti della linea e di una gestione tanto funesta da parte di FS.

“Chi ci risarcirà di tutto questo tempo perduto? – domandano - E del denaro speso in abbonamenti mensili e annuali per acquistare un servizio non più dignitoso? Le Regioni prevederanno nei nuovi contratti di servizio forme di risarcimento collettivo anche per gli abbonati, a fronte di disservizi che non sono più episodici ma, in qualche modo, "di sistema"?. A dieci giorni dalla nostra precedente segnalazione, sollecitiamo con sempre maggiore urgenza le Regioni Umbria e Toscana a farsi portavoce dei pendolari, dei viaggiatori occasionali e di tutti i cittadini che vedono quotidianamente calpestato da FS il proprio diritto alla mobilità. Per non citare l'indecoroso biglietto da visita offerto dalle ferrovie italiane ai turisti che decidono di visitare le nostre regioni nella stagione estiva”.


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