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Attualità mercoledì 03 maggio 2017 ore 14:55

'Garantire servizi per il benessere e la salute'

"Tessere i territori", confronto tra operatori sanitari, volontariato, sindacali e componenti della direzione dell'Azienda Usl Toscana Sud Est



MONTEPULCIANO — Si è svolto in Fortezza un incontro per parlare e confrontarsi sul sistema di cure primarie raccordato con l'ospedale di riferimento, i medici di famiglia organizzati in aggregazioni territoriali per la continuità assistenziale e garanti della salute dei propri assistiti, la collaborazione clinico-diagnostica con gli specialisti per dare a tutto tondo un'assistenza qualificata alla popolazione.

“In un periodo di crisi economica e di riduzione delle risorse - ha sottolineato Enrico Desideri, direttore generale ASL Toscana sud est - il nostro compito è garantire risposte ai bisogni di benessere e salute di tutti i cittadini, soprattutto di quelli che per livello di reddito o di istruzione non accedono ai servizi".

Quella dei dieci comuni della Valdichiana Senese è una fotografia che se da una parte non presenta peculiarità importanti dal punto di vista demografico, dall'altra conta la percentuale di anziani più alta della media regionale (su poco più di 59.000 abitanti, il 27,54 per cento sono ultrasessantacinquenni) e bassi tassi di natalità. Perciò, aumentando il numero di anziani, aumentano proporzionalmente le percentuali di coloro che hanno una malattia cronica, quale il diabete, lo scompenso cardiaco, la BPCO. E' alta, infatti, la mortalità per cardiopatia ischemica nei maschi, significativamente superiore alla media regionale (58,7 per mille, rispetto al 52,5 della regione) e la prevalenza per pregresso ictus sempre nei maschi.

La presa in carico del malato cronico e la prevenzione delle cronicità, con corretti stili di vita, restano quindi i cardini del percorso da seguire.

"Il modello delle reti cliniche integrate, che sta prendendo corpo nella nostra ASL - precisa Desideri - ha proprio l’obiettivo di intercettare precocemente le patologie e velocizzare la presa in carico dei pazienti grazie alla collaborazione strutturata fra professionisti del territorio e dell’ospedale”. 

“E’ dimostrato che un paziente cronico, ad esempio uno con scompenso cardiaco, che viene seguito nell’adesione alle terapie e fa i controlli appropriati nei tempi stabiliti ha un rischio infinitamente minore di ospedalizzazione e ciò ha un riflesso anche sui costi che ricadono sulla comunità” - conclude Desideri.

Nel pomeriggio i lavori sono proseguiti a gruppi di professionisti per approfondire la strutturazione del percorso cardiologico, l’equità delle cure in relazione ai “bisogni speciali” delle persone con disabilità, i servizi e le proposte per affrontare il disagio di adolescenti e giovani, i bisogni e le prospettive di organizzazione dei servizi distrettuali della Valdichiana.


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