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Cultura venerdì 17 luglio 2020 ore 11:35

Riapre ai visitatori la Basilica di San Francesco

Da domani sarà possibile tornare ad ammirare i capolavori contenuti, tra i quali anche il "Monumento funebre di Francesco Roselli" appena restaurato.



AREZZO — Arezzo sinonimo di Cultura e finalmente domani riapre uno dei luoghi più rappresentativi della città. 

La direzione regionale musei della Toscana ha dato l'assenzo affinché possa essere di nuovo visitata la Basilica di San Francesco nel rispetto di tutte le norme di sicurezza previste per i visitatori, il personale, gli ambienti e le opere.

Quindi da sabato 18 luglio sarà possibile accedere all'interno dell'antica Chiesa con turni di vista che prevedono un massimo di 10 presone ogni mezz'ora.

San Francesco custodisce una ricca testimonianza della pittura aretina del Trecento, accoglie uno dei massimi capolavori del Rinascimento, la “Leggenda della vera Croce" di Piero della Francesca, lo straordinario ciclo dipinto dall'artista tra il 1453 ed il 1459 nella Cappella Bacci.

Ma la riapertura al pubblico della Basilica sarà l'occasione anche per ammirare i risultati del restauro del Monumento funebre di Francesco Roselli, giurista aretino, morto nel 1430. Si tratta di un'opera unica nel suo genere in quanto realizzata in terracotta da Michele di Niccolò Dini, detto Michele da Firenze,  scultore che per primo dedicò la sua opera completamente a questa tecnica. Il monumento campeggia sulla parete di fondo della Cappella di Pagno di Maffeo, l’ultima sul fianco sinistro della navata. 

Domani riapre anche il  Museo delle Arti e Tradizioni Popolari dell’Alta Valle del Tevere - Palazzo Taglieschi di Anghiari, ospitato nell'omonimo palazzo sorto verso la metà del Quattrocento dalla fusione di alcune case torri medievali, racconta, attraverso frammenti scultorei e affreschi staccati alcuni aspetti della storia della Valtiberina. Il piano nobile è dedicato alla scultura lignea e alle robbiane e conserva il capolavoro del Museo, la Madonna con Bambino di Jacopo della Quercia (1420).


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