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Attualità venerdì 16 giugno 2017 ore 18:23

Montepulciano risponde al Comitato No fusione

Consiglio comunale Montepulciano

Comune di Montepulciano replica al Comitato No Fusione, il quale afferma che il comune poliziano sarebbe più indebitato rispetto a quello di Torrita



MONTEPULCIANO — "Siamo esterrefatti per I'accusa, in quanto i dati divulgati sono pubblici e, soprattutto, per l'arroganza con cui vengono continuamente minacciate ritorsioni. Siamo esterrefatti anche per la successiva "retromarcia" del sindaco Grazi che, nell'ultimo Consiglio Comunale non ha chiesto la sostituzione del consigliere Vestri, ammettendo così che lo stesso ha operato correttamente. Anche il falso "buonismo" mostrato in Consiglio è la dimostrazione che il sindaco Grazi non ha alcuna motivazione seria per chiedere la sostituzione del componente della commissione. Siamo esterrefatti per la totale ignoranza dei Consiglieri sul loro ruolo istituzionale e per I'appiattimento di tutto il Consiglio nel condannare Vestri per comportamento "antideontologico", che non significa nulla" - con queste parole il Comitato No Fusione spiega l'attacco tra il sindaco Grazi e il consigliere Vestri per aver, quest'ultimo, diffuso dati economici riguardandi i due Comuni, affermando che il Comune di Montepulciano sarebbe molto più indebitato e con un maggiore carico fiscale rispetto a quello di Torrita e che, dopo l'eventuale fusione, per i torritesi il salasso sarà inevitabile.

Non si è fatta attendere la risposta del Comune di Montepulciano che si dice sorpreso da quanto affernato dal Comitato No Fusione e che come loro si definiscono esterreffatti.

"L’estensore della nota dimostra  quanto il Comitato del NO sia del tutto disinformato in materia di fiscalità locale e di bilanci comunali. Il Comitato del NO, per scrivere quell’affermazione, ha probabilmente pescato tre numeri in ordine sparso e su quelli ha costruito la sua fragilissima tesi che non solo non corrisponde alla realtà ma non trova nemmeno elementare riscontro nei servizi erogati da ciascun Comune ai propri amministrati" - dice l'amministrazione poliziana.

"Anziché provocare allarmismo e creare verità fasulle nel processo di fusione (che va invece avanti su basi molto serie, avvalendosi del contributo di forze politiche sia di maggioranza sia di opposizione), il comitato torritese farebbe bene, nel rispetto dei propri concittadini, ad entrare nel merito delle questioni, a studiare i numeri, a presentare problematiche reali e non a lanciare slogan indimostrabili".

"Il Comune di Montepulciano, convinto della estrema bontà della fusione con Torrita di Siena, che sta dimostrando giorno dopo giorno con chi si confronta sui contenuti, rispetta tutte le posizioni, anche quelle di chi è contrario; l’Amministrazione Comunale, a sua volta, non è mai entrata nelle questioni di Torrita, ritenendo che maggioranza e opposizione di quel Comune siano legittimate a curare le proprie questioni. A questo stesso atteggiamento si attengono le forze politiche ed i movimenti di cittadini di Montepulciano favorevoli al progetto; ma uscite di tale tenore sulla stampa ci sembrano veramente fuori luogo ed impongono la replica. Per non sparare cifre a caso – e per rimanere sul tema della sostenibilità economica, che in questa occasione appare tanto caro al comitato del NO – ci limitiamo a ricordare che, dal 2009, nel Comune di Montepulciano la ricchezza ha fatto registrare un tasso di crescita annuo tra il 6 ed il 7%, di gran lunga superiore al PIL nazionale; ce lo dimostrano i dati dell’addizionale IRPEF che sono lo specchio del reddito prodotto dalla comunità nel suo complesso".

L'amministrazione polizia poi continua: "Tale incremento, segno di un’economia reale che, al tempo stesso, macina sviluppo e crea occupazione, ci ha consentito di mantenere inalterate le quote con cui i cittadini compartecipano al costo dei servizi a domanda individuale (mensa e trasporti scolastici, asili nido, pasti a domicilio etc.), situazione che è esattamente contraria a quanto affermato dal Comitato del NO".

L'amministrazione poliziana invita quindi il Comitato del NO a confrontarsi ancora sul progetto di fusione tra Montepulciano e Torrita di Siena: "Riteniamo di poter esigere che, quando si tirino in causa realtà diverse dalla propria, lo si faccia con competenza e con dati certi ed incontrovertibili, nell’interesse della correttezza del confronto ma soprattutto dei cittadini. La differenza di comportamento rende evidente a chi veramente stiano a cuore le sorti degli amministrati".


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