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Attualità mercoledì 05 agosto 2020 ore 11:53

​“Dal governo briciole ai Comuni virtuosi”

La protesta del vicesindaco Milighetti sulla ripartizione del ristoro agli enti locali per le minori entrate fiscali del 2020



CASTIGLION FIORENTINO — La voce si era già levata all'indirizzo di Palazzo Chigi sui provvedimenti del governo. Perplessità è la parola con cui da Palazzo San Michele era stato definito l'atteggiamento rispetto all'orientamento sulle ripartizioni del ristoro ai Comuni a fronte delle minori entrate fiscali per il 2020

Ora quella perplessità è diventata protesta di cui si fa portavoce il vicesindaco Devis Milighetti, con delega a Finanze, Tributi e Bilancio Sociale: “Fin dai primi provvedimenti del governo avevamo manifestato le nostre perplessità sulle modalità di ristoro e ripartizioni dei contributi ai Comuni a fronte delle minor entrate che gli enti locali avrebbero subito nel corso del 2020”. 

Milighetti entra nel merito della questione: “In occasione dell’acconto pari al 30% ricevuto a fine maggio relativo al riparto del fondo del rilancio dello scorso 19 maggio di fronte alla soddisfazione e all’ottimismo delle minoranze locali che con scarsa conoscenza dei dati economici del Comune si erano ritenute soddisfatte dell’intervento compensativo ministeriale, avevamo espresso tutte le nostre riserve e insoddisfazioni, motivandole in una missiva indirizzata in data 3 giugno al ministero dell’Interno e al ministero delle Finanze. Nel documento abbiamo presentato le nostre perplessità sulle modalità di riparto dei 3 miliardi a favore dei Comuni”

In quell’occasione proprio il Comune castiglionese aveva dichiarato che non potevano essere sacrificati e penalizzati i gli enti locali virtuosi, ovvero quelli che, più di altri, aveano ridotto le proprie spese correnti. Di qui la rivendicazione: giusto ed equo calibrare la ripartizione in quota pro capite in base ai residenti. 

“Dopo le decisioni in merito alla ripartizione dell’ulteriore 70% avvenuta ben oltre la scadenza che lo stesso Governo aveva indicato per il 10 luglio, il Comune si è visto attribuito un contributo pro capite pari a poco più di 33 euro a persona a fronte di altri Comuni limitrofi che hanno ricevuto oltre 60 euro a cittadino e Comuni di pari grandezza che hanno ricevuto il doppio dei nostri contributi. Inaccettabile che il Governo trasferisca per funzioni che definisce fondamentali cifre così diverse, segno preciso che sono state sbagliate, come abbiamo sempre sostenuto, le modalità di ripartizione. Ci troviamo ancora una volta a dover trovare le soluzioni a fronte di errori di altri, ma come abbiamo sempre fatto, con attenzione e attraverso una gestione precisa e puntuale, garantiremo anche questa volta un livello di servizi elevati e una risposta ai nostri cittadini” conclude il vicesindaco Milighetti. 


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