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Attualità venerdì 28 luglio 2017 ore 14:24

Addio codici, al pronto soccorso arrivano i numeri

I codici colore, utilizzati al pronto soccorso per il triage, da gennaio 2018 verranno sostituiti dai numerici: dall'1 emergenza al 5 non urgenza



VALDICHIANA — Una rivoluzione che fa parte della riorganizzazione del Pronto soccorso varata dalla giunta regionale con la delibera approvata nel corso dell'ultima seduta.

"Il pronto soccorso è per sua natura una delle aree a maggiore complessità all'interno di una struttura ospedaliera - dice l'assessore Saccardi - Nei pronto soccorso della Toscana si registrano un milione e mezzo di accessi l'anno. Abbiamo voluto ripensare l'intera organizzazione del pronto soccorso, sia per accorciare i tempi di attesa che per assicurare un'attenzione maggiore alle persone più fragili. La nuova organizzazione entrerà in funzione con l'inizio del 2018. Il passaggio dai codici colore a quelli numerici è l'aspetto più evidente, ma in realtà le trasformazioni coinvolgono tutto il percorso dell'emergenza urgenza".

Ogni giorno in Toscana circa 4.100 cittadini si presentano ad un Pronto soccorso, per un totale di un milione e 500.000 accessi nello scorso anno, ovvero 4 accessi l'anno ogni 10 persone residenti. Ben 3 accessi su 4 hanno come esito la dimissione senza ricovero. Nei primi sei mesi del 2017, con 753.000 accessi si confermano i livelli dell'anno precedente.

Il nuovo triage utilizzerà i codici numerici con una numerazione crescente al decrescere della priorità in base alla valutazione del rischio evolutivo, dei bisogni assistenziali e dell'impegno di risorse stimato per il trattamento. I pazienti valutati con codice 1 vengono assegnati all'area ad alta complessità clinico-assistenziale, i pazienti valutati con codice 2 e 3 all'area a complessità clinico-assistenziale intermedia e quelli con codice 4 e 5 all'area a bassa complessità clinico-assistenziale.

I nuovi codici di Triage

- Codice di priorità 1: emergenza - tempo massimo di attesa: immediato

- Codice di priorità 2: urgenza indifferibile - entro 15 minuti

- Codice di priorità 3: urgenza differibile - entro 60 minuti

- Codice di priorità 4: urgenza minore - entro 120 minuti

- Codice di priorità 5: non urgenza - entro 240 minuti

Le attività all'interno del PS sono organizzate in modo da avviare il paziente verso il percorso di cura più idoneo, grazie ad una segmentazione dei flussi (streaming) che prevede l'inizio della fase clinico-assistenziale quanto più precocemente possibile.

La scelta del percorso appropriato avviene sulla base di una valutazione di più dimensioni: "condizioni cliniche e rischio evolutivo", "assorbimento di risorse", "bisogni assistenziali". Dalla combinazione di queste tre dimensioni valutative, il paziente può essere orientato verso un percorso a diversa complessità clinico assistenziale. La gestione per percorsi è considerata nella letteratura internazionale un modello efficace per rispondere in maniera tempestiva all'individuazione delle risposte più appropriate.

Questo contribuisce inoltre all'efficienza organizzativa, poiché ad aree diverse del percorso clinico-assistenziale corrispondono differenti esigenze in termini di risorse e di assistenza con possibilità di modulare le risorse tecnologiche e professionali.

All'interno di ogni PS vengono individuate tre linee di attività:

- linea di attività ad alta complessità

- linea di attività a complessità intermedia

- linea di attività a bassa complessità articolata in: codici minori (con medico); see & treat (a gestione infermieristica con supervisione medica); fast track (invio diretto dal triage alla gestione specialistica)

Inoltre per la complessità intermedia e bassa sono previsti percorsi specifici per i pazienti con bisogni particolari:

1. Percorso pediatrico

2. Percorso ostetrico-ginecologico

3. Percorso paziente con agitazione psico-motoria

4. Percorso paziente con disabilità complessa

5. Percorso vittime di violenza (da attivarsi anche nei casi sospetti)

6. Percorso malato infettivo (da attivarsi anche nei casi sospetti).

"Il PS è un servizio estremamente mutevole - dicono gli esperti che hanno lavorato alla nuova organizzazione - Cambiando il numero e la tipologia dei pazienti che vi accedono, rapidamente cambiano le esigenze a cui deve rispondere, e questo richiede adattamenti anche nell'arco di poche ore."

"Per favorire la fluidità dei percorsi interni al PS - spiegano ancora - è necessaria una visione unitaria del percorso del paziente basata sulla direzionalità: ogni spostamento del paziente che accede al PS deve essere finalizzato a farlo muovere verso la sua destinazione, con una progressione sia clinica che fisica basata sulla logica della "marcia avanti". Per la modulazione del dimensionamento delle linee di attività è prevista una funzione H24 di gestione operativa, che assicurerà la redistribuzione delle risorse professionali e delle postazioni tra le diverse linee in relazione alla domanda sulla base di criteri decisionali predefiniti".


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