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Attualità mercoledì 05 luglio 2017 ore 11:25

La Cia dice Sì al libero scambio con il Canada

Foto di: immagine di repertorio

Per Cia, il libero scambio con il Canada, è una grande opportunità per l'agricoltura senese e per questo la Cia invia un documento agli amministratori



VALDICHIANA — Con il Ceta 41 prodotti DOP e IGP Made in Italy saranno protetti dalle imitazioni e 32mila tonnellate di formaggi europei saranno esportati in Canada a dazio zero.

L’auspicio della Cia è che si proceda ad una veloce ratifica dell’accordo Ceta in sede parlamentare. 

La Cia Siena interviene nel dibattito per l’accordo commerciale di libero scambio con il Canada (CETA) che per la Cia rappresenta un’opportunità per il sistema agroalimentare Made in Italy e per le produzioni senesi. E contemporaneamente la Cia Siena ha inviato un documento ai sindaci, ai consiglieri regionali e parlamentari di Siena perché sostengano l’approvazione dell’accordo Ceta.

L’Italia è un esportatore netto di prodotti agroalimentari verso il Canada. Nel 2016, tra prodotti agricoli, cibi e bevande, il valore dell’export del Made in Italy è stato di oltre 767 milioni di euro. 

«La chiusura commerciale e il protezionismo - sottolinea il direttore Cia Siena, Roberto Bartolini - sono minacce per la competitività delle imprese, per lo sviluppo economico dell’Italia e dell’Europa. Con la crisi del WTO, i negoziati bilaterali diventano strategici. Inoltre la salvaguardia dei principi di reciprocità ed equilibrio tra le parti, sono condizioni necessarie all’interno di qualsiasi negoziato commerciale. Sarà fondamentale, quindi, una costante attività di vigilanza sull’applicazione dell’accordo CETA, a partire dai comparti più vulnerabili e particolarmente esposti alle crisi di mercato».

"Con il Ceta – sottolinea la Cia Siena – avremo imprese europee, e quindi italiane e senesi, più competitive sul mercato canadese e maggiori spazi per gli investimenti. Ci saranno vantaggi per i consumatori (controlli OGM, divieto di commercializzare carne bovina trattata con ormoni) e ambiente (impegni reciproci sullo sviluppo sostenibile). Ci sarà una maggiore tutela per le produzioni di qualità (sistema delle indicazioni geografiche). 41 prodotti DOP e IGP Made in Italy saranno finalmente protetti dalle imitazioni. 32mila tonnellate di formaggi europei saranno esportati in Canada a dazio zero, di cui 16.800 di formaggi ad alta qualità. Le importazioni di carne canadese dovranno essere limitate nelle quantità e conformi alla regolamentazione UE (non trattate con ormoni). La carne bovina canadese che verrà liberalizzata (gradualmente), vale lo 0,6% dei consumi UE, quella suina lo 0,4%. Il grano canadese (duro e tenero di alta qualità) continueranno, come accade oggi, ad essere importati a dazio zero. Le importazioni in Europa di mais canadese a dazio zero saranno graduali e raggiungeranno, a regime, 8mila tonnellate annue. Saranno rimosse importanti barriere commerciali che, ad oggi, penalizzano le esportazioni europee di prodotti alcolici e di vini. Saranno ridotte ed eliminate tariffe sulle esportazioni di importanti prodotti agroalimentari europei (prodotti a base di cereali come pasta, e biscotti, preparati di frutta e verdura)".


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